Sai ascoltare le persone?

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In studio una cliente, estetista, mi dice:

“Io so ascoltare le persone, mi succede spesso che le persone che mi avvicinano sia per lavoro che per diletto iniziano a raccontarsi…., quindi significa che sono una buona ascoltatrice…e allora perchè a fine giornata mi sento stanca, non solo fisicamente, ma mi sento anche svuotata dentro?”.

Il lavoro manuale della mia cliente la porta a stare a stretto contatto con la clientela e proprio questo contatto fa si che i suoi clienti, in maggior parte donne, si sentano in ambiente protetto e facilitate alla confidenza intima.

Quasi sempre però le confidenze sono di cose negative per cui hanno bisogno di sfogarsi.

Ebbene saper ascoltare è un’arte.

E nonostante succeda sovente che le persone si trovino coinvolte ad ascoltare lunghi monologhi questo non significa che si sappia ascoltare veramente.

Ascoltare significa saper stare in silenzio.

Senza dare consigli, senza sentirsi in dovere di dire ciò che si pensa o senza interpretare ciò che ci viene raccontato. Questo è saper ascoltare.

Se ci sentiamo in dovere di consigliare o interpretare, solo perchè ci viene ‘confidata’ una determinata cosa, rischiamo un coinvolgimento che non ci compete. Rischiamo di caricarci addosso energie pesanti che non ci appartengono; da qui la stanchezza e la sensazione di svuotamento a fine giornata.

Le parole negative sono un serbatoio di energie pesanti, vibrazioni basse che ci tengono ancorate a una stagnante sensazione di pesantezza e senso di depressione.

Se non si è terapeuti, ruolo per cui ascoltare ed eventualmente interpretare è di stretta competenza, in tutti gli altri ruoli, nello specifico della mia cliente in questione, stare in silenzio è il miglior ascolto. Nella maggior parte dei casi la clientela che si apre a confidenze, non vuole sentire consigli. Non li vuole proprio! Ha solo bisogno di parlare, di raccontarsi, di svuotare il cestino per poi andarsene più leggera.

L’estetista in questione dunque, applicando la regola del silenzio può arrecare un doppio servizio: aiutare la cliente ad ‘alleggerirsi’ e aiutare se stessa a non disperdere le proprie energie.

Evitare il coinvolgimento personale significa risparmiare le proprie forze psicofisiche.

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